L’unica certezza che si può avere in un clima mondiale fortemente instabile

Cosa ne pensi dell’articolo scritto da ChatGPT nel numero precedente di DM Magazine?

Prima di tornare a parlare di intelligenza artificiale chiediamoci più in generale cosa ci aspetta nel 2023.

La cifra di questi tempi è l’estrema volatilità, incertezza e la costante del cambiamento continuo. Nei mercati diventa difficile avere un orizzonte certo di lungo termine e la dinamicità è spesso molto forte, da cui l’uso, e a volte abuso, del termine disruptive. Se dirompente è già di suo la trasformazione digitale i fattori esterni della società non sono da meno.

I consumi sono e saranno influenzati dal clima geopolitico, dalla crisi energetica percepita, dalla riduzione del potere di spesa per alcune fasce della popolazione e dal cambiamento del mondo in cui viviamo e dei nostri comportamenti.

Ad esempio, chi non deplora l’amico che ordina persino la brioche sotto casa con il rider pur di rimanere in pantofole e non staccarsi dalla serie preferita sullo schermo? Battute a parte alcuni modalità di acquisto di cibo e prodotto sono entrate nella quotidianità, ovvero abitudini. Se durante il covid ordinare la cena a casa poteva essere una necessità più o meno per tutti, oggi è una comodità per molti. Se la consegna a domicilio della spesa era un modo tattico per fronteggiare un’esigenza, oggi è una strategia ed una scelta volontaria.

Lo stesso ragionamento si può applicare allo smart-working che come abbiamo visto è rimasto nella vita lavorativa di moltissime aziende, con un impatto diretto sui consumi, sia per tipologia che per luogo di acquisto. Se prima mi recavo in ufficio, ad esempio in città, consumavo spesso un pasto fuori, e magari pianificavo il mio shopping in loco o sulla via del ritorno. Se lavoro da casa è evidente che il mio centro geografico di azione è diverso. Se oggi si fanno in video molte di quelle riunioni che prima erano in presenza, probabilmente si venderà meno benzina e abiti da lavoro e più videocamere e cuffie.

In sostanza a prescindere dall’innovazione in se, il grosso dei trend sarà determinato dal mutamento del comportamento dei clienti che è in parte collegato all’offerta del commercio, ma in parte anche dal cambio degli stili di vita e di lavoro.

L’unica risposta possibile è l’agilità. Adattarsi al cambiamento e la regola base per la sopravvivenza (non solo del retail) e forse l’unica certezza che abbiamo oggi. In questo contesto la tecnologia può fornire un grande supporto alle insegne ed ai brand del commercio sia per essere più dinamiche e reattive sia per intercettare più velocemente i nuovi trend dei consumatori.

L’intelligenza artificiale è una dei contendenti principali per il ruolo di regina nel 2023: il mese prossimo guarderemo alle sue applicazioni più significative.