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Scrivendo il precedente articolo ho fatto ricerca su diversi progetti e capire come stiano andando mi è sembrato spesso come inseguire fantasmi. Si trovano decine di articoli sull’annuncio, qualche aggiornamento sull’apertura, poi il nulla. Un buco nero informativo che inghiotte successi, fallimenti e tutto quello che sta nel mezzo. Mi sono chiesto il perché.

L’imbarazzo reciproco del fallimento?

Quando un’innovazione fallisce, scatta un meccanismo di rimozione collettiva. L’azienda che ha investito milioni non ammetterà mai pubblicamente il flop. Ma anche i media che hanno titolato “La rivoluzione del retail è qui!” preferiscono voltare pagina piuttosto che pubblicare un mea culpa.

In più spesso le insegne sono anche inserzionisti pubblicitari. Un peccato perché da innovazioni costose che muoiono nel silenzio, potrebbe trarne lezioni utili tutto il mercato.

I costi fantasma dell’innovazione a metà

Un altro motivo potrebbero essere i costi di mantenimento che potrebbero mantenere i progetti in uno stato inerziale, quasi degli zombie, di scarso interesse informativo. Costa troppo mantenerlo a regime e costerebbe troppo anche chiudere il progetto.

Quando il successo diventa invisibile

Paradossalmente, anche quando l’innovazione funziona, spesso cala il silenzio. Credo ci siano almeno due dinamiche in gioco. La normalizzazione, ad esempio oggi il self-checkout è routine. Quando l’innovazione funziona davvero, smette di essere notizia: il suo successo è diventare invisibile1

La seconda è più strategica: il vantaggio competitivo taciuto. Supponiamo una catena di supermercati sviluppi un sistema di AI per prevedere i furti che ha riduce le perdite del 30%. “Perché dovremmo dire ai competitor cosa funziona?”, potrebbero chiedersi.

Il ridimensionamento silenzioso

C’è infine il caso più comune: l’innovazione che funziona, ma su scala ridotta. L’annuncio parlava di “implementazione in tutti i 500 negozi entro il 2024”. La realtà? Tre store pilota che vanno benino. Tecnicamente non è un fallimento, ma comunicare “abbiamo ridotto le ambizioni del 99%” non è esattamente una bella storia.

Questo ridimensionamento silenzioso è la norma, non l’eccezione. Le previsioni iniziali sono sempre ottimistiche, spinte dalla necessità di giustificare investimenti importanti internamente e creare momentum esternamente. Quando la realtà si scontra con le aspettative, l’aggiustamento avviene sottotraccia.

Rompere il silenzio

Il buco nero informativo del retail innovation non è solo un problema di trasparenza. È un’occasione persa di apprendimento collettivo. Ogni fallimento nascosto è una lezione non condivisa, ogni successo taciuto è una best practice sprecata.

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